Capitan Barbaglio e la sua ciurma
sono un branco di pirati sempre in forma:
solcano il mare, cantando a squarciagola
a bordo di una vecchia bagnarola.
Un dì Barbaglio si sveglia di soprassalto:
sogna di cadere da un monte molto alto.
Ruzzola giù dal letto, spaventato strilla
e rimbalza su e giù come una palla.
Quando si calma il povero pirata
scopre che la sua gamba di legno è sparita!
“Adunata miei prodi! al mio cospetto!”.
“Sì Barbaglio!”, urla la ciurma con rispetto.
“Siete pronti per una nuova avventura?
Ritrovare la mia gamba di legno sarà dura!”.
Ma i prodi pirati non si fanno pregare
e in un battibaleno si mettono a cercare.
“È qui Capitano!”, dice Betty, “In cambusa!”.
Ma è una coscia di pollo: la cuoca si è confusa!
“È qui nella mia stanza!”, esclama il mozzo Gianni.
Ma anche lui si è sbagliato: quello è un attaccapanni!
“In cucina?”, dice Gedeone il forzuto;
ma invece della gamba ha trovato un imbuto.
Ecco dov’era! Il pappagallo Loreto
ne aveva fatto il suo trespolo segreto!
“Ben fatto miei prodi!”, esulta il Capitano.
“Finita un’avventura, veloci ripartiamo!
Saldo è il timone, la rotta è sicura:
verso una nuova, fantastica avventura!”.
Tutti i testi sono di Absolutely free EdizioniMatteo Micci
per gentile concessione dell’autore e dell’editore
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